CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALI ELITE

4ª giornata
16/10/2016

CATTOLICA VIRTUS

SCANDICCI
3-0
I COMMENTI


S.M. Cattolica Virtus-Scandicci: 3-0
S.M. CATTOLICA VIRTUS (4-3-3): Basile; Nannelli, Gabbrielli, Marconi, Carcani Pietro (48’ Vannini); Masi (45’ Robiglio), Bettoni, Mazzei (36’ Di Blasio); Moscardi (61’ Manetti), Carcani Tommaso (58’ Milella), Campagna (56’ Previtera). A disp.: Carcani Niccolò. All.: Francesco Vallini.
SCANDICCI (3-5-2, poi 4-4-2): Duradoni; Pratesi, Francalanci, Mazzanti; Bili Toponi (52’ Cicalini), Bartolini (47’ Taddei), Ferrmaca, Bernardini, Mauro (57’ Valgimigli, 65’ Giovannini); Colonna, Barletti (19’ Arapi). A disp.: Roselli, Ghilli. All.: Claudio Davitti.
ARBITRO: Alban Zadrima di Pistoia.
RETI: 14’ Campagna, 24’ Carcani Tommaso, 39’ Masi.
NOTE: ammoniti Francalanci al 46’, Nannelli al 58’, Bettoni al 62’. Recupero 1’+3’. Corner 2-1.
DÉJA VU. Due settimane dopo, copione più o meno analogo per la sfida interna della Cattolica Virtus che batte lo Scandicci per tre a zero, dopo aver indirizzato la gara sul sentiero giusto già nella prima frazione, con due reti e una prova di forza. Se il Navacchio era stato costretto nella seconda giornata a cedere per quattro a zero, ha limitato a tre il passivo lo Scandicci che, pur concedendo qualche palla gol di troppo agli avversari, non ha demeritato, rimanendo fino alla fine in partita, anche a risultato praticamente compromesso.
MODULI DIVERSI. Davitti conferma il 3-5-2 che buoni frutti ha dato in questo avvio di stagione. Il terzetto di difensori è composto da Pratesi, capitan Francalanci e Mazzanti, mentre in mediana è l’ex Prato Ferrmaca il baricentro, fiancheggiato ai lati da Bernardini e Bartolini, mentre Bili Toponi (a destra) e Mauro (a sinistra) sono i due “dardi” chiamati a curare le due fasi; in avanti è Colonna a far coppia insieme a Barletti. Vallini mescola le carte rispetto alla gara di Sesto: in porta parte Basile, in difesa è titolare Nannelli come esterno destro (confermati Gabbrielli, Marconi e Pietro Carcani); in mediana dal primo minuto c’è Mazzei insieme a Bettoni e Masi, mentre due terzi dell’attacco sono rinnovati, dato che se Campagna è confermatissimo largo a sinistra, giocano Tommaso Carcani e Moscardi.
AVVIO EQUILIBRATO. I primi minuti mascherano la differenza tecnica tra le due squadre. Lo Scandicci è (come d’altronde avviene ad ogni squadra guidata da Davitti) molto organizzato, chiude ogni varco in difesa e imposta lucidamente le sue manovre. La Cattolica fatica a prendere in mano saldamente il match. E così al 7’ ci provano i blues: su un cross servito da Mauro, Barletti colpisce di testa e costringe Basile (che non si fida della presa) a deviare in angolo; sugli sviluppi dello stesso corner battuto da Bernardini colpisce di testa ancora Barletti ma la palla termina sul fondo. Gli ospiti tornano a concludere al 9’, ancora grazie a Barletti che manda la sfera sopra la traversa. Al 12’ prima fiammata giallorossa: Campagna da sinistra serve un cross tagliente; Moscardi sfiora senza indirizzare verso la porta, poi l’azione prosegue con due cross di Masi consecutivi da destra non finalizzati.
SEMPRE LUI. Poi ci pensa Campagna, il deus ex machina di questo avvio di campionato dei giallorossi. Al 14’ il numero 11 giallorosso si fionda su una intelligenza spizzata di Tommaso Carcani, si presenta davanti a Duradoni e lo trafigge in modo implacabile. La Cattolica cambia marcia, prende fiducia dei suoi mezzi e mette in difficoltà con i tagli in verticale ad innescare le punte il terzetto di centrali ospiti. Al 19’ Davitti è già costretto al primo cambio ed esce Barletti (in più pericoloso in avanti nei primi minuti). Al suo posto entra Arapi, che si posiziona esterno destro di centrocampo, mentre Bernardini viene avanzato in attacco.
LA CHIAVE TATTTICA. La Cattolica cresce a centrocampo e, come detto, comincia ad innescare in modo letale le proprie punte, sguscianti e imprendibili per la difesa ospite. Francalanci e compagni riescono a non far correre grandi rischi a Duradoni, ma i giallorossi sanno essere letali. E così al 24’ raddoppiano: da sinistra Pietro Carcani disegna uno splendido cross in area, Moscardi col petto mette giù il pallone e promuove la conclusione di Tommaso Carcani, che piazza la sfera nell’angolo basso alla destra di Duradoni, senza lasciare possibilità di intervento al numero 1 ospite. Il primo tempo si chiude così.
SUBITO IN CHIARO. La Cattolica rientra in campo determinata a mettere in chiaro che il risultato non è in discussione. Di Blasio ha preso il posto di Mazzei in mediana, ma le cose non cambiano granché. Prima al 37’ un cross di Carcani Pietro viene raccolto da Moscardi che manda al tiro Masi, ma il destro dell’ex Settignanese esce di poco. Passano due minuti e Masi, ricevuta la spizzata di Moscardi, da fuori lascia partire un gran destro che vale il tre a zero. La gara è virtualmente chiusa. Gli ospiti ci provano con un tiro di Colonna che prova a sfruttare un metro concesso dalla difesa locale per portarsi al tiro, ma la sfera esce di poco. Al 46’ un cross di Pietro Carcani libera ancora Moscardi, fermato per un fuorigioco dubbio. Davitti passa ad un 4-4-2 e lo Scandicci contiene bene. Nel finale da segnalare una punizione di Ferrmaca respinta da Basile, sulla ribattuta Francalanci conclude sopra la traversa di testa.
IN SINTESI. La Cattolica sale a quota 8 in classifica, confermandosi letale tra le mura amiche. Per lo Scandicci non basta un buon avvio e una prova più che sufficiente per contenere la voglia di vincere avversaria.
COSA VA. La Cattolica continua a contare su un Campagna esplosivo, imprendibile ed implacabile. Molto bene la solita (e solida) coppia Marconi-Gabbrielli, il terzino Pietro Carcani, l’interno di centrocampo Masi e gli altri due attaccanti Moscardi e Tommaso Carcani. Buono anche l’inserimento di Di Blasio nella ripresa. Nello Scandicci, protagonista in generale di un buon avvio, nei momenti più brillanti si distinguono Ferrmaca e il dinamico Bernardini.
COSA PUO’ MIGLIORARE. La Cattolica accusa ancora qualche pausa. Da eliminare per puntare alla vetta. Lo Scandicci ha regalato qualche palla gol di troppo ai locali. E squadre come la Cattolica di Vallini non perdonano.
Cosimo Di Bari


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