CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALI ELITE

21ª giornata
25/02/2018

SPORTING ARNO

SCANDICCI
1-2
Arbitro :
Petrakis Emanuele
Sezione di Siena

SCANDICCI: Timperanza, Martines, Guidi, Palazzo, Peyla, Pucci, Gori, Nencini, Giannone, Alecce, Mertiri. A disp. Bellucci, Francalanci, Benelli, De pascalis, Brucculeri, Spilla, Melandri, _, _.
All. Davitti claudio
I COMMENTI



SPORTING ARNO: Maranghi, Paita, Cantini, Mazzantini, Biondi, Sestini, Lotti, Meacci, Leoni, Canigiani, Nieri.
A DISPOSIZIONE: Ceretelli, Donnini, Berti, Sollaku, Corvino, Sciuto.
ALLENATORE: Michelangelo Massimillo.
SCANDICCI: Timperanza, Martines, Guidi, Palazzo, Peyla, Pucci, Gori, Nencini, Giannone, Alecce, Mertiri.
A DISPOSIZIONE: Bellucci, Francalanci, Benelli, De Pascalis, Brucculeri, Spilla, Melandri.
ALLENATORE: Claudio Davitti.
ARBITRO: Petrakis di Siena.
RETI: 32’ Nieri, 70’ De Pascalis, 83’ Melandri.

Settanta minuti anonimi, grigi e freddi come questa domenica mattina in salsa siberiana e poi, due lampi di luce che squarciano il cielo plumbeo sopra Badia a Settimo facendo intravedere un po’ di quell’azzurro che basta e avanza a scaldare i cuori dei sostenitori scandiccesi e a regalare al team guidato con maestria da Claudio Davitti altri tre preziosi punti utili a mantenere l’imbattibilità stagionale ed avvicinare quel titolo regionale che i blues si apprestano a conquistare con pieno merito. I derby, lo sappiamo bene, sfuggono ad ogni logica ed anche se, classifica alla mano, il vantaggio che lo Scandicci vanta nei confronti dello Sporting è enorme, nell’occasione i generosi ragazzi guidati da Michele Massimillo non avrebbero meritato di perdere. Le grandi squadre, però, sono così e spesso, quando le cose non girano per il verso giusto, basta qualche cambio azzeccato per volgere a proprio favore la situazione. Mister Davitti, ne siamo certi, analizzando nei dettagli questo sempre sentitissimo match, non può essere pienamente soddisfatto. Nulla di più, invece, poteva chiedere alla sua truppa il “Mago” di Arma di Taggia che per più di un’ora ha accarezzato il sogno di portare a termine l’impresa che avrebbe consentito ai rosa nero di scrivere il proprio nome a caratteri cubitali nella storia di questo campionato. Nonostante sia costretto a schierare alcuni elementi non al top della forma, Massimillo ha preparato con cura il dispositivo tattico da contrapporre alla super corazzata del campionato. I ragazzi dello Sporting hanno un ottimo approccio con la gara e chi si attende un monologo a forti tinte azzurre, ben presto è costretto a ricredersi. Il gran pressing esercitato dai padroni di casa fin dalla linea di metà campo irretisce i mediani ospiti inaridendo le principali fonti di gioco scandiccesi. Il 4-5-1 disegnato dal tecnico rivierasco, insomma, funziona che è una bellezza e lo Scandicci, nonostante possieda fra le proprie fila grandi interpreti della fase d’impostazione del gioco, fatica a proporre le consuete buone geometrie. L’equilibrio sul quale hanno galleggiato stabilmente i primi dieci minuti di gioco, sembra potersi spezzare al 13’ quando, in occasione della prima autentica manovra intessuta dai ragazzi di Davitti, lo Scandicci va vicinissimo al vantaggio. Ottima la trama palla a terra al culmine della quale una stupenda triangolazione libera al tiro l’ex bomber del Maliseti Tobbianese Devis Mertiri. La sua precisa stoccata rasoterra sembra vincente ma altrettanto bella è la replica del numero uno rosa nero Maranghi che mostrando grande reattività si getta in tuffo sulla propria sinistra togliendo la palla dallo specchio della porta. Sembra impossibile che questa resti l’unica azione di un certo rilievo creata dallo Scandicci durante tutta la prima frazione di gioco. I minuti successivi, infatti, ci mostrano uno Sporting non solo solido in fase di rottura a centrocampo e in difesa ma anche pericolosissimo quando si tratta di far ripartire il contropiede. Fondamentale, in quest’ottica, il lavoro svolto sia dai mediani Leoni, Lotti e Mazzantini, sia dal quartetto difensivo composto dagli esterni Paita e Cantini e dai centrali Sestini e Biondi. Nonostante il gran lavoro svolto da Nencini e da capitan Palazzo, il centrocampo ospite fatica a proporre palloni interessanti per le punte e così, un Giannone costantemente ingabbiato dal dispositivo difensivo locale e un Mertiri sempre sul pezzo ma poco incisivo (occasione descritta in precedenza, a parte….) non riescono più a creare seri grattacapi a Maranghi. E’, invece, l’altro estremo difensore Francesco Timperanza a balzare agli onori della cronaca all’altezza del 17’ quando, sugli sviluppi di un corner dalla destra molto ben calibrato verso il centro dell’area ospite da Mazzantini, salva la propria porta respingendo con prontezza ma anche con un certo affanno la puntuale inzuccata proposta da Cantini. Lo Sporting, insomma, c’è e in questo frangente dimostra di giocarsela ad armi pari. Al 29’ i centrocampisti dello Scandicci perdono banalmente un pallone nella propria trequarti innescando la veloce ripartenza di Bobo Nieri che giunto al limite dell’area, è fermato fallosamente da un avversario. Ne nasce un calcio piazzato dal vertice destro che Leoni calibra in maniera insidiosa verso la porta costringendo agli straordinari un super Timperanza che volando sulla propria destra, salva la propria porta grazie a un gran colpo di reni. L’errore commesso nella circostanza è un chiaro segnale delle difficoltà attraversate dalla formazione di Davitti che tre minuti più tardi, all’altezza della linea mediana del campo, perde ingenuamente un altro pallone. Stavolta, ad impossessarsene, è Lotti che dopo essere avanzato di qualche metro innesca stupendamente Nieri. Il bomber rosa nero non si lascia sfuggire l’occasione e dopo essersi incuneato in area dal settore di destra, fulmina imparabilmente Timperanza grazie a una precisa rasoiata sulla quale, stavolta, nulla può fare il pur bravo estremo scandiccese. La gioia, si sa, è benzina per la mente e il corpo. Lo Sporting adesso ci crede e al 36’ va vicinissimo al raddoppio. Ancora una volta, la ripartenza locale coglie impreparata la difesa scandiccese. La coppia Canigiani – Nieri avanza sul settore di sinistra, con il numero undici che dopo essere entrato in area, conclude sul primo palo costringendo Timperanza ad una fortunosa respinta che per poco non si tramuta in un assist in favore di altri giocatori dello Sporting che nel frattempo si sono portati all’interno dell’area di rigore. La palla, dopo aver attraversato tutto lo specchio della porta, è raccolta dalla difesa che sventa definitivamente la minaccia facendo tirare un bel sospiro di sollievo ad un preoccupatissimo Davitti, il quale si rende ben conto del fatto che per provare a far scacco matto ad un avversario tanto grintoso e determinato, occorre cambiare qualche pezzo della scacchiera. Ed è proprio con questo intento che nella fase iniziale della ripresa il tecnico dei blues inserisce Benelli e De Pascalis al posto di Nencini e di un evanescente Gori, ritrovando sì la quadratura del cerchio ma non riuscendo, comunque, a sfondare la linea Maginot tracciata dai ragazzi dello Sporting a difesa dei pali di Maranghi. Al 63’ è ancora la squadra di Massimillo ad affacciarsi pericolosamente in attacco grazie a Leoni la cui battuta dalla distanza coglie in leggero controtempo Timperanza, bravo comunque ad artigliare il pallone in due tempi. Davitti cambia ancora provando a rivitalizzare l’attacco grazie all’inserimento di Melandri al posto di Alecce ed è proprio grazie a questo azzeccato accorgimento tattico che il volto della gara cambia in maniera repentina e definitiva. Al 69’, sugli sviluppi di un inserimento sul settore destro dell’attacco operato proprio da Melandri, il preciso traversone scodellato verso il centro dell’area si trasforma in un invito a nozze per il compagno d’armi Mertiri che saltando più in alto di tutti colpisce di testa da ottima posizione centrando in pieno la traversa. Un minuto più tardi, neppure la barra di congiunzione fra i due pali può salvare Maranghi, trafitto dalla precisa fucilata dalla distanza proposta da De Pascalis che riportando in parità lo Scandicci, fiacca la resistenza di uno Sporting sempre molto generoso ma ormai a corto di energie. I ragazzi di Massimillo cercano di compattarsi a difesa del vantaggio ma al 76’ Maranghi è chiamato ancora all’opera da Palazzo che lo impegna con una precisa conclusione dalla distanza alla quale l’estremo di casa risponde con sicurezza. L’ottimo Petrakis di Siena concede quattro minuti di recupero e a pochi secondi dal termine, la squadra di Davitti completa l’opera superando gli avversari a fil di sirena grazie al bel rasoterra di Melandri che ottimamente imbeccato a centro area, controlla il pallone superando Maranghi con chirurgica precisione. Il raddoppio dei blues fa scorrere i titoli di coda su un derby ben interpretato da entrambe le squadre ma che lascia tanto amaro in bocca ai ragazzi di Massimillo. Questo successo è ricco di significato per lo Scandicci; non tanto per ciò che concerne la classifica (anche in caso di sconfitta sarebbe cambiato ben poco ai fini della conquista del titolo) quanto, piuttosto, per quel che riguarda l’atteggiamento mentale mostrato dai ragazzi di Davitti. Anche se la sfida non è stata ben interpretata, lo Scandicci ha dimostrato di essere in grado, in ogni momento, di rialzare la testa e volgere a proprio favore la situazione. Una caratteristica fondamentale quando verrà il momento di trovarsi di fronte avversarie altrettanto ben attrezzate tecnicamente e preparate a dovere sul piano fisico e mentale. E’ stata, insomma, la vittoria, oltre che di un grande collettivo, di un Claudio Davitti che, dando ancora una volta prova di grande intelligenza tattica, ha saputo leggere nei dettagli la partita e gestire al meglio il grande potenziale a sua disposizione.

CAMPIONANDO MVP

Nello Sporting buone le prove offerte da Maranghi, Mazzantini, Lotti, Leoni e Nieri. Nello Scandicci hanno ben interpretato la partita Timperanza, Nencini, Mertiri e i subentrati Benelli, De Pascalis e Melandri.

A nostro avviso spesso ingiustamente contestato, ha ottimamente diretto l’incontro con piglio deciso e grande sicurezza il fischietto senese Emanuele Petrakis.

Nico Morali













Youtube

Commento di : ciro




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