CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA GIR. L

17ª giornata
22/01/2017

PERGINE

BADIA AGNANO
0-0
I COMMENTI


Pergine: Campagnano, Zazzeri, Giusti, Cortonesi, Tassini, Roman, Sani (59° Serrapica), Cioncolini, Gimmelli (64° Picchioni), Gori, Ceccherini. A disp.: Mondò, Grandi, Noferi, Borgogni. All.: Tommaso Grassi.
Badia Agnano: Landini, Nocentini, Pedani, Ottobi, Rossi, Ercolani, Parisi (79° Crafa), Andrea Guizzunti, Stefan (77° Ezzarouali), Francesco Guizzunti, Canestri (70° Colcelli). A disp.: Auretti, Senesi, Massini, Rulli. All.: Erich Guizzunti.
Arbitro: Diodato della sez. di Siena.
Ammoniti: Gimmelli (P.), Parisi (B.A.).

Il vento tremendo che è sferzato quest’oggi all’ ”Alessandro Pasqui” di Pergine ha indubbiamente condizionato la partita. Traiettorie strane, a volte rallentate, a volte accelerate, impossibili da prevedere, palloni che hanno fatto quel che hanno voluto in barba alle intenzioni di chi li calciava, il tutto sommato ad una temperatura davvero da circolo polare artico, ha fatto si che ne uscisse una partita spezzettata, con campanili dove la palla a volte tornava anche indietro, numerosi contatti dove tutti chiedevano la punizione a favore e tantissimi falli laterali.
Il primo tempo indubbiamente non è stata certo una bella partita, con le squadre che hanno faticato ad adattarsi ad una situazione atmosferica davvero al limite. Nel secondo tempo invece, pur non godendo mai di uno spettacolo che poteva offrire finezze tecniche e certo non per colpa di chi era in campo, non sono però mancate le emozioni e le occasioni per portare a casa l’intera posta da ambo le parti, con un match che alla fine si è scaldato anche in tribuna e questa volta non certo a causa delle temperature climatiche.
Nel Badia Agnano assente uno degli ex più attesi, Alan Erpici, cannoniere della propria squadra 8 reti nelle 15 presenze totalizzate fino ad oggi a dispetto delle quaranta candeline che spengerà tra qualche mese. Con la quinta ammonizione stagionale rimediata domenica scorsa nella partita interna persa contro lo Stia è incappato nella giornata di squalifica inflittagli dal giudice sportivo. Tra i locali assenti ancora il lungodegente attaccante Carmine Staiano, al quale si sono aggiunti l’esterno Marco Bartoli e Giulio Ornani. In difesa, con il rientro di Ovidiu Roman, si ricompone dopo due domeniche la coppia centrale Tassini – Roman con Giusti che ritorna nel suo ruolo naturale di difensore esterno sinistro e Zazzeri laterale dall’altra parte della linea. In avanti Ceccherini punta centrale con Gimmelli in fascia sinistra, Sani a destra e il positivissimo Gori nel classico ruolo di trequartista. Cioncolini e Cortonesi nella zona nevralgica a costituire ad oggi una delle coppie più affiatate di tutta la categoria.
Mister Guizzunti, alla sua terza partita sulla panchina giallorossa, posiziona l’ex Stefan sulla linea della difesa avversaria con Parisi, Francesco Guizzunti e Canestri come trio alle sue spalle. L’esperto Ottobi e Andrea Guizzunti a fare lo specchio davanti alla difesa.
Pochissimo da segnalare in avvio. La prima mezz’ora è tutta in un’insidiosa punizione di Ottobi all’11° che Campagnano devia in angolo e in un tiro di Sani al 19° che va fuori di poco. Per il resto tanto freddo e ancor più vento.
Al 32° la partita si infiamma perché il Pergine chiede un calcio di rigore. Gimmelli all’interno dei sedici metri prova una rovesciata con una prodezza balistica degna di nota andando a cercare la palla in alto con il piede sinistro impattandola molto bene. La sfera sbatte sul difensore dietro di lui in marcatura con i locali che invocano la massima punizione perché, secondo loro, la palla avrebbe sbattuto sul braccio del giocatore giallorosso. Difficile affermare dove stia la verità, anche se dobbiamo onestamente dire chela distanza tra i due era davvero minima.
Dopo cinque minuti è sempre Gimmelli che crea lo scompiglio a sinistra, mette al centro per Sani che però tira alto.
Ma è in pieno recupero, al 47°, che il Pergine si mangia le mani per aver gettato al vento la più clamorosa delle occasioni per andare a bere il the caldo con il vantaggio. Da un calcio d’angolo a favore del Badia Agnano battuto malamente, Pedani si incarta e così Gimmelli può partire in campo aperto ribaltando l’azione in una situazione di 3 contro 2 in possesso palla. Porta palla, attira due difensori su di se e quindi lancia Sani che si trova solo davanti a Landini. Tiro a botta sicura del numero 7 biancoverde ma il portiere badiale in tuffo compie il miracolo respingendo con i piedi. Applausi per tutti e due.
La ripresa inizia con mister Grassi che sposta Gimmelli punta centrale e Ceccherini attaccante largo a sinistra ma è Campagnano questa volta a compiere un miracolo al pari del suo dirimpettaio. Al 3° minuto è infatti il Badia Agnano che in contropiede trova impreparata la retroguardia locale. Lancio lungo per Stefan alle spalle della linea difensiva, il centravanti avanza di qualche metro pressato dal tentativo di recupero di Roman e Tassini, tiro forte rasoterra e autentica prodezza del portiere perginese che respinge salvando il risultato.
La prima fase della ripresa, per il resto, è tutta di marca biancoverde che con un gioco avvolgente e la perfetta copertura degli spazi, avanza il baricentro e schiaccia gli ospiti nella propria metà campo.
Al 10° doppio tentativo prima con Gori che sfrutta un rimpallo fortuito tra arbitro e avversario con un tiro da fuori area che si perde fuori e quindi con Ceccherini che sferra un destro anch’esso a fil di palo.
Al 17° è di nuovo Gori che ci prova per ben due volte da ottima posizione in zona disco del rigore. Primo tiro rimpallato, il secondo fuori di un nonnulla a mezza altezza sul palo lontano.
Al 21° è ancora il generosissimo Raffaele Gori che con un lancio illuminante mette in condizione Gimmelli di colpire il pallone a mezza altezza anticipando le mani protese di Landini con la palla che si perde a fil di palo con la porta sguarnita. L’arbitro fischia una punizione per gamba tesa a favore dei giallorossi. Con quella decisione se la palla fosse entrata sarebbe stato davvero il finimondo.
L’ultimo quarto d’ora invece è il Badia Agnano a fare la partita con il Pergine che va in sofferenza e per lunghi tratti la squadra biancoverde non riesce a liberarsi del forcing badiale.
Alla mezzora Stefan va a recuperare un pallone lungo in area avversaria. Molti si fermano pensando che la sfera sia uscita sul fondo ma l’arbitro lascia proseguire ritenendo il pallone in gioco. Cross pennellato per la testa di Parisi lanciato sul secondo palo e sfera fuori a fil di sette.
Un giro di lancetta e ancora grossa occasione per la squadra giallorossa, quest’oggi in completo nero. Andrea Guizzunti lavora un bel pallone dentro l’area grande, tocco laterale per il fratello Francesco che tira un insidiosissimo rasoterra che il bravo Campagnano devia in corner tuffandosi alla sua sinistra sul primo palo.
Al 35° è invece Nocentini ad avere la palla buona sulla testa in seguito ad una punizione, ma non impatta bene la palla falsata nella traiettoria dal forte vento.
Ancora Badia Agnano che in questa fase profonde tutte le sue energie nel tentativo di perforare la porta avvesraria. Il nuovo entrato Ezzarouali raccoglie un lancio lungo, domina molto bene la palla e imbecca Andrea Guizzunti solo davanti a Campagnano. Ancora una volta prodigiosa la parata del portiere locale che respinge la conclusione.
Al 43° l’ultimo tentativo del Badia Agnano per portare via l’intera posta di questo derby: su spiovente da calcio d’angolo arriva a colpire molto bene Ezzarouali con il pallone fuori di un soffio.
Scampati i pericoli, dal 45° alla fine dei 4 minuti di recupero è di nuovo il Pergine che ha delle clamorose occasioni per ripetere l’esito dell’andata, quando proprio nell’extra time ci fu l’episodio che permise alla squadra di mister Grassi di incamerare i primi 3 punti del campionato.
Mentre il direttore di gara indica il recupero, nel traffico è il subentrato Serrapica che tira una botta rimpallata da un difensore, riprende ancora Gori che a sua volta impatta di collo destro con un difensore avversario che si immola buttandosi con il corpo incontro alla palla. I locali anche in questa occasione chiedono il calcio di rigore. Pure questa volta la distanza non era molta ed è difficile stabilire, tra le gambe della moltitudine di gente che intasava quello spazio, dire se effettivamente la sfera ha colpito il braccio del difensore. Qualche tifoso locale alla fine ironicamente ha affermato che “con due mezzi rigori che ci sono stati, uno intero l’arbitro lo poteva pure concedere”.
Sulla battuta del calcio d’angolo dello stesso Gori, è Roman che sbuca come un falco sul secondo palo. Testa fuori di un nonnulla.
Al 48° ci prova di nuovo l’esuberante Serrapica a tentare il colpo grosso ma il suo tiro è contrastato in corner.
Su un tiro di Crafa completamente sballato si chiude un match che alla fine è stato vibrante ed ha visto il risultato sempre in bilico.
In una partita falsata nettamente dalle condizioni climatiche è difficile stabilire chi abbia meritato di più o di meno, ma pensiamo di non fare torti ad alcuno nel dire che Raffaele Gori e Mattia Campagnano tra i locali meritano davvero un applauso super. Tra gli ospiti ottima la prova di Francesco Guizzunti, che palla al piede ha più volte messo in apprensione i difensori avversari con i suoi dribbling e anche il portiere Mattia Landini quando è stato chiamato in causa ha dimostrato tutto il suo valore.
Il Pergine rimane nel margine dei play off e domenica prossima affronterà il Pieve al Toppo in trasferta. Sulla carta trasferta ben più impegnativa per i giallorossi che andranno nella tana della capolista Rassina.






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