Final Six Allievi Dil. 28/06/2017
FINALISSIMA - F

CATTOLICA VIRTUS

CALCIO SICILIA
1 - 3 Graziani(SMC) Graziani(SMC)


Lucidi. Inevitabilmente madidi sono gli occhi di tutti coloro che hanno seguito la stagione di Francesco Gozzi e dei suoi ragazzi appena il signor Di Graci di Como fischia tre volte e i ragazzi palermitani festeggiano il loro meritato tricolore. Ma la delusione per non aver completato quel capolavoro tanto impossibile da diventare quasi reale prima o poi passerà: ciò che rimarrà, e che deve rimanere, è il percorso stupendo di un’annata memorabile, in cui i ragazzi giallorossi hanno preso gradualmente consapevolezza della loro forza. Diventando non i più bravi ma i più forti. Acquisendo quella forza del carattere che forse era mancata negli anni precedenti. Spingendosi oltre i propri confini. Portando i propri elementi della rosa, tutti, a straordinaria maturazione. Esaltando le qualità dei singoli. Consolidando la forza di un gruppo magicamente guidato da quel fantastico allenatore che risponde al nome di Francesco Gozzi. E allora, ben vengano gli occhi lucidi, ma che siano di commozione per la soddisfazione di essere arrivati sul secondo gradino del podio tra tutte le squadre italiane. Perché vincere è fantastico. E questi ragazzi hanno vinto tutto, o quasi. Emozionare, come hanno emozionato in 10 mesi, e maturare, come sono maturati in questi mesi, è qualcosa di ancora più grande. Pertanto, grazie.
Una squadra tosta. Forse i siciliani sono i più “bravi” tra gli avversari incontrati finora in stagione. Pur privi di due squalificati i ragazzi di Matteo Di Fiore sono una squadra davvero ben equipaggiata: difesa solida schierata a quattro davanti a Riina, Giambanco è un mediano completo che dirige il reparto, Acheampong ha forza e qualità, Lorello è un toro in mediana, Culotta, Muratore e Vitale formano un tridente davvero interessante. Gozzi conferma gli stessi undici della gara contro la Vigor Perconti, col tridente composto da Ndiaye, Ciofi e Marangon, la mediana tutta fosforo e tecnica Sinisgallo-Subli-Baldesi e la linea difensiva composta dai titolarissimi. La gara è scorbutica e l’alta posta in palio è una zavorra che sembra pesare soprattutto sui giallorossi, i quali faticano in mediana a prendere l’iniziativa. Il Calcio Sicilia parte forte e dopo solo cinquanta secondi Vanzi è costretto a mettere in angolo sull’incursione a sinistra di Culotta. Al 5’ Sinisgallo prova il dribbling su un avversario al limite e va giù, ma è tutto regolare per Di Graci che fa cenno di proseguire.
Prime schermaglie. La prima vera occasione del match è giallorossa: Marangon di prima intenzione lancia Ndiaye che parte in posizione regolare, si lascia alle spalle il diretto avversario ma poi non riesce nell’ultimo controllo e favorisce l’uscita a terra del portiere siciliano Riina. Passa solo un minuto e su un cross da destra di Cannino, Culotta si coordina per colpire di testa ma manda la palla sopra la traversa. Ancorea un minuto e Culotta, pressato da Graziani, guadagna un corner. Acheampong batte corto per Brunetti che gli restituisce il pallone, cross potente del numero 7 in maglia verde, che Cannino sfiora soltanto. Il Calcio Sicilia torna al tiro al 12’, quando Muratore salta Subli e da fuori lascia partire un destro che Marcucci para senza problemi. La risposta giallorossa è affidata a Marangon che da venticinque metri fa partire un tiro che termina sul fondo. La Cattolica si fa vedere anche cinque minuti più tardi: prima Ciofi riceve una sportellata in area, ma non ci sono gli estremi per il rigore, poi lo stesso Ciofi riceve un cross da sinistra di Sinisgallo e devia di testa ma Riina para centralmente. Al 18’ Muratore trova spazio e crossa per Culotta che tenta la deviazione per Vitale, fermato per offside. Al 22’ dopo la chiusura di Frascadore su Vitale, Giambanco si coordina da fuori area per calciare e lascia partire un gran tiro che Marcucci è bravo ad alzare in corner. Affondo di Ciofi sulla sinistra, fermato col fallo da Cannino. Batte Marangon col destro, tre uomini in barriera che respingono; la Cattolica rimane in attacco e Marangon dopo un dribbling prova a servire Ndiaye verso il secondo palo ma il pallone termina sul fondo.
Mossa di Gozzi. Il tecnico fiorentino sposta Marangon tra le linee per infastidire Giambanco che sta facendo la differenza. Al 28’ proprio Marangon arriva arriva a traino sulla respinta della difesa ad un cross in direzione di Ciofi e Ndiaye, il suo destro termina sul fondo. La Cattolica cresce sul piano del palleggio, ma i siciliani sono molto compatti e specialmente centralmente sono difficilissimi da sorprendere. Si arriva così al 32’, quando Ndiaye sforma un bel cross dopo aver ricevuto da Baldesi, sul secondo palo però Marangon non arriva in tempo per la deviazione, poi prova ad accentrarsi ma la difesa siciliana si chiude. Al 33' passaggio di Lorello per Culotta che controlla al limite dell'area e calcia senza inquadrare lo specchio, ma il gioco è fermo per offside.
Guizzo decisivo. Il grande equilibrio del primo tempo si sblocca grazie alla giocata di un singolo: Vitale sfrutta i metri di libertà concessa, punta e salta Frascadore e poi scocca un destro potente che si insacca tra (primo) palo e Marcucci, per il vantaggio dei siciliani. È un duro colpo per la Cattolica, che proprio nei minuti precedenti sembrava essere riuscita a prendere le misure agli avversari. Al 39' finezza di Ndiaye che scappa a due avversari e col mancino serve un cross interessante, leggermente lungo per Marangon che aspettava il pallone più arretrato.
Accelerata? La Cattolica comincia la ripresa tenendo il baricentro più alto; i siciliani rimangono accorti in difesa col solito Giambanco a protezione della difesa. Si conferma però solidissima la squadra siciliana (che, forse vale la pena di ricordarlo, non ha mai perso in stagione): tanti interventi al limite del fallo ma regolari secondo il direttore di gara che rendono duro al tridente giallorosso il compito di avvicinare la porta di Riina. La Cattolica comunque non demorde: al 44' Ndiaye apre a sinistra per Marangon che salta Cannino portandosi il pallone sul destro, il suo tiro però viene parato senza difficoltà da Riina. Al 45' ancora Marangon salta un avversario a sinistra e poi punta Cannino finendo a terra: per il signor Di Graci è simulazione ed ammonizione per il numero 11 giallorosso. Al 47' Ndiaye a destra protegge bene il pallone e poi lo scarica all'indietro per Subli che calcia potente mirando il primo palo, ma il pallone esce di pochissimo alla sinistra di Riina dando solo l'illusione ottica del gol ai sostenitori giallorossi. Al 53' cross da sinistra di Vitale, colpo di testa di Acheampong, Marcucci svetta superando Culotta che provava ad ostacolarlo. Al 54' contatto ai danni di Ciofi al limite dell'area, l'arbitro concede la norma del vantaggio, poi Sinisgallo scarica per Metafonti che da fuori fa partire un destro smorzato da Garofalo e bloccato da Riina.
Scacchi. La sfida si svolge anche sul piano tattico: Di Fiore toglie Culotta spostando centrale Muratore e inserendo a destra Candela. Gozzi toglie Ndiaye per Peyla, spostando Frascadore interno di centrocampo e Sinisgallo tre-quartista. Al 58’ nuova occasione giallorossa: gran discesa del 2001 Baldesi che prende in contropiede la difesa siciliana e poi col mancino fa partire un tiro che Riina respinge e poi un difensore mette in corner. Al 69’ cross di Sinisgallo per Marangon, ma chiude Giambanco. Sulla respinta al limite arriva Ciofi che calcia di poco sul fondo.
Raddoppio siciliano. Al 71’ arriva però il raddoppio dei ragazzi in maglia verde: Calderone, entrato pochi minuti prima, riceve un bel taglio all’interno dell’area, si crea lo spazio per calciare e conclude secco superando Marcucci per il due a zero. La Cattolica è ferita, ma non si arrende: al 74' cross di Vieri Fabbrini, Berti prova la deviazione ma Riina para a terra.
Cuore giallorosso. Al 77’ Marangon entra in area a sinistra, ma chiude Mattei in corner. Sull'angolo dello stesso Marangon, Graziani stacca in anticipo sul primo palo e riduce le distanze. C’è tempo per andare a caccia del pareggio: all’81' insidiosa punizione di Marangon che scavalca la barriera ma esce a fil di palo. Nel finale poi i siciliani sfruttano al meglio la rapidità dei loro attaccanti: prima Fruci viene chiuso benissimo in angolo da Marcucci. Poi il suo stesso colpo di testa esce di pochissimo. Infine all’83’ lo stesso Fruci in un’azione di contropiede non perdona: finisce 3-1 per i siciliani.
Che squadra! Complimenti a Di Fiore e ai suoi ragazzi: Giambanco è un gran centrocampista, Cannino spinge e difende egregiamente, Mattei e Garofalo sono insuperabile, Vitale inventa, Culotta è un attaccante completo e Muratore aiuta nelle due fasi.
Indimenticabili. Non so se l’aggettivo indimenticabile si addice ad una squadra di settore giovanile. Ma per me questo 2000, specialmente nella sua annata degli allievi sarà indimenticabile. E devo ringraziare i ragazzi, Gozzi e il suo staff, il fantastico gruppo di genitori e le immagini di Fabio Vanzi per le emozioni che mi hanno fatto vivere. Che forse, se usciamo per un attimo dal mondo materiale nel quale siamo immersi, valgono più di una coppa, più di un nome inciso nell’albo d’oro. Questo gruppo ha vissuto annate ad alti livelli, sempre un po’ sfortunate (dalla semifinale del Trofeo Cerbai Giovanissimi B persa immeritatamente ai rigori, all’annata dei Giovanissimi con tanti infortuni, alla scorsa stagione in cui la batosta col Tau costrinse alla resa). Quest’anno si è tolto tutte le soddisfazioni che poteva togliersi, fino alla finalissima: diventando forte. Sempre più forte. Merito di Gozzi, che come al solito fa rendere al massimo le sue squadre. Merito di Bosi e degli altri dirigenti che questa squadra l’hanno costantemente rinforzata. Merito dei genitori, che hanno fatto gruppo. Merito dei ragazzi, che negli anni in cui da ragazzi si comincia a diventare uomini, hanno tirato fuori le qualità tecniche e caratteriali che servono per giocare a calcio. Togliersi di dosso la casacca giallorossa, specialmente per chi la indossa fin dai pulcini, non sarà facile: ma state tranquilli, le esperienze che avete vissuto e i leggendari ricordi che avete scolpito resteranno per sempre. E io sono onorato di aver provato a raccontarle, oltre che a viverle.
Rispetto alla finale. I giudizi in numeri li lascio ad altri meno coinvolti emotivamente di me. E rimando ai prossimi giorni per la pubblicazione su Campionando di un pagellone che, più che prendere in esame gli ottanta minuti del “Morgagni”, valuta l’intera stagione. Rispetto a quella partita, si può sottolineare come il destro di Vitale si sia infilato accanto al primo palo, ma Marcucci non era affatto protetto su quella conclusione; nelle altre occasioni il portierone giallorosso è stato puntuale e determinante. Frascadore forse ha perso la posizione proprio nella fatale azione, ma poi ha blindato la fascia come solo lui sa fare, limitando al massimo Vitale e ha provato a chiudere la gara da esterno alto, dimenticandosi dei chilometri percorsi. Matteo Fabbrini è stato puntuale e preciso sulla fascia sinistra, concedendo solo le briciole agli avversari. Continuo, forse sbagliando, a non separare Vanzi da Graziani. Ma le coppie centrali forti nella storia sono quelle che vantano una chimica speciale: e lì in mezzo, almeno a vedere da fuori, c’è un legame unico: anche in finale Culotta è stato contenuto splendidamente e soltanto negli ultimi minuti, quando sono saltati gli schemi, i siciliani hanno avuto modo di trovare strada verso Marcucci. Subli ha provato a contenere il forte terzetto di mediani avversari, riuscendoci a tratti con agonismo, qualità e carattere: e in quei tratti la Cattolica ha fatto la partita. Il 2001 Baldesi, dopo la prova mostruosa contro la Vigor Perconti, ha avuto vita più difficile contro Lorello, ma si è fatto valere, sfiorando il gol con un bel diagonale. Sinisgallo, come Subli, quando è entrato in partita, ha caratterizzato i momenti migliori della Cattolica, anche se Acheampong è un giocatore duro da battere. Marangon prima partendo largo a sinistra, poi tra le linee ha provato a scardinare la difesa siciliana con le qualità che lo caratterizzano: tecnica, visione di gioco, forza. Ciofi non ha mai avuto modo di sfruttare a campo a aperto la sua rapidità contro una difesa attenta a non farsi trovare scoperta, comunque ha sprintato, pressato e provato a dialogare con i compagni. Ndiaye ha avuto l’occasione per il vantaggio in avvio, poi ha lottato con generosità, senza più avere altre occasioni. Gozzi ha preparato ancora una volta bene il match: e, senza quel gol subito al 36’, avrebbe imbrigliato una squadra più “brava” della sua nel primo tempo, giocandosi lo scudetto nella ripresa. Ma i “se” non contano: contano i fatti. E, fatti alla mano, mister Gozzi ha fatto ancora la differenza. Come al solito.
Cosimo Di Bari

San Michele Cattolica Virtus-Calcio Sicilia: 1-3
SAN MICHELE CATTOLICA VIRTUS:
Marcucci, Frascadore (66′ Fabbrini Vieri), Fabbrini Matteo (72′ Berti), Subli (50′ Metafonti, 69′ Vicini), Vanzi, Graziani, Sinisgallo (75′ Di Muro), Baldesi, Ndiaye (55′ Peyla), Ciofi, Marangon. A disp.: Marcoaldi, Rellini, Rotondi. All.: Francesco Gozzi.
CALCIO SICILIA: Riina, Mattei, Garofalo, Cannino, Giambanco, Brunetti, Acheampong (75′ Sucameli Giuseppe), Vitale (79′ Romé), Muratore (73′ Fruci), Culotta (56′ Candela), Lorello (66′ Calderone). A disp.: Mattiolo, Lo Cacciato, Giannone, Orlando. All.: Matteo Di Fiore (squalificato). In panchina: Gianfranco Sucameli.
ARBITRO: Alessandro Di Graci di Como, coad. da Ivano Agostino e Sesto San Giovanni e Fabrizio Giorgi di Legnano (quarto uomo Luca Angelucci di Foligno).
RETI: 37′ Vitale, 71′ Calderone, 77′ Graziani, 83′ Fruci.
NOTE: ammonito Lorello al 27′, Marangon al 44′ Corner 2-6. Recupero 0+5′.

Commento di : pallonetoscano