CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA GIR. L

14ª giornata
18/12/2016

PERGINE

STIA
0-0
I COMMENTI


Pergine: Campagnano, Zazzeri, Giusti, Cortonesi, Tassini, Roman, Sani (70° Staiano), Cioncolini, Ceccherini (81° Gimmelli), Gori, Borgogni (62° Bartoli). A disp.: Mondò, Srrapica, Ornani, Grandi. All.: Grassi.
Stia: Mencattini Riccardo, Mencattini Fabrizio, Mengoni, Raggioli (46° Lodovini), Cavigli, Paggetti, Puccini, Tizzano, Ghergut (88° Berni), Moretti, Vannini (60° Benucci). A disp.: Berti, Fiumicelli, Certini. All.: Bonini
Arbitro: Federico Leoni della sezione di Pisa.

In una giornata fredda ma soleggiata e luminosa finalmente si vedono in campo due squadre che entrambe scendono sul terreno di gioco con completini che rispecchiano i colori sociali. Una rarità in questi tempi dove la fantasia degli stilisti impazza nei modi più impensati.
Pergine con il solito e collaudato 4-2-3-1 che esercita una grandissima predominanza nella zona nevralgica del campo. Cortonesi e Cioncolini, bravissimi per quantità e qualità delle giocate a presidiare la zona davanti alla linea difensiva, Sani, Gori e Borgogni a innescare il neo arrivato nella finestra di mercato invernale Ceccherini che si è ben inserito nei meccanismi. Stia invece con il 4-1-3-2 con Raggioli a fare da collante lì davanti ai due centrali difensivi, Tizzano, Moretti che alla fine sarà il migliore dei suoi insieme al suo portiere e Puccini a consumare energie dietro alle due punte Ghergut e Vannini. Nei 4 di difesa comunque da sottolineare la posizione spesso alta dell’esterno sinistro Mengoni che non esitava ad allinearsi ai compagni di centrocampo a fare da pendolo tra i due reparti a seconda delle necessità.
La partita è stata disputata ad una grandissima intensità. Le due squadre sono andate davvero a mille con continui raddoppi sui portatori di palla i quali raramente hanno avuto il tempo e lo spazio per pensare le loro giocate.
Nel primo tempo forse il Pergine è stato più manovriero ma i ragazzi in maglia viola sono stati davvero asfissianti nel far sentire il fiato sul collo a chiunque della formazione locale che riceveva palla e sempre pronti a far ripartire l’azione per cui entrambe le formazioni sono dovute stare all’erta come la protezione civile, ben consce che ogni singolo calo di attenzione e di concentrazione poteva essere davvero letale e alla fine il consumo delle energie mentali è stato paragonabile a quello delle energie fisiche.
Ne è venuta fuori alla fine una partita che ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo dei 4 minuti di recupero mettendo in mostra davvero due ottime squadre in piena salute, ben attrezzate per la categoria e che diranno la loro parola sull’esito del campionato fino all’ultima domenica.
Il primo sussulto si registra al 10° minuto quando Borgogni raccoglie uno scarico da tiro dalla bandierina e da fuori area calcia però malamente di sinistro con palla altissima.
Al 17° un episodio che i telecronisti televisivi definirebbero “da moviola”. Su una palla lunga apparentemente innocua verso l’area di rigore dello Stia, i due difensori centrali la lasciano scivolare verso il loro portiere ma sulla stessa, molto lenta, si avventa Gori che stretto nella morsa avversaria finisce a terra chiedendo il rigore. Difficile stabilire dalla tribuna sia l’esistenza che l’entità del sandwich e le opinioni si sono divise. Il classico episodio dove il replay chiarirebbe le idee.
Il Pergine in questi primi minuti sembra avere qualcosa in più della formazione ospite ed al 20° giro di lancetta Ceccherini ha una gigantesca occasione per portare in vantaggio i suoi con due fortissimi tiri in sequenza da distanza ravvicinatissima dove l’estremo ospite compie altrettanti miracoli nel murare le due conclusioni per l’incredulità dei ragazzi di mister Grassi.
Ribaltamento di fronte e anche il portiere del Pergine dimostra di non essere da meno rispetto al suo collega opposto. Puccini in fascia destra arriva fino a fondo campo e rimette indietro per l’accorrente Tizzano arrivato a rimorchio che tira anch’esso a botta sicura ma anche Campgnano come detto compie il suo bel miracolo opponendosi al meglio alla conclusione del n° 8 casentinese.
La partita è viva e vibrante e al 24° è Moretti che ha un’ottima opportunità da dentro l’area ma conclude male e così è comoda la parata di Campagnano.
Alla mezz’ora sembra fatta per il vantaggio ospite. In zona sinistra il pressing operato in perfetta sintonia da Ghergut e Moretti da i suoi frutti e dopo aver recuperato palla se la scambiano magistralmente per l’imbucata su Vannini scattato perfettamente alle spalle dei centrali locali il quale supera Campagnano con un pallonetto di prima intenzione. La sfera rimbalza in terra ma esce di un nonnulla a fil di palo per la disperazione del n° 11 viola.
Scampato il pericolo ed asciugato il filo di sudore che era sceso sulla schiena dei locali ci prova Cioncolini al 33° con un tiro da 25 metri debole e alto.
Al 37° giallo meritatissimo a Raggioli per una brutta entrata su Zazzeri a centrocampo.
Al 41° altra colossale occasione per Vannini. Roman pressato da Ghergut perde ingenuamente una palla banale sul centro del campo e il n° 9 viola innesca subito ancora il compagno di reparto che a tu per tu con Campagnano, pressato da Tassini, sciupa tutto sparando altissimo in maniera maldestra a dimostrazione quest’oggi di una giornata davvero no per l’attaccante viola, nonostante il grande impegno profuso.
Passa un solo minuto e sono questa volta i sostenitori del Pegine a dover masticare amaro per aver dovuto rimettere in tasca la mani che stavano gia roteando in aria esultanti. Borgogni va a prendersi una palla nel traffico sul limite sinistro dell’area di rigore, fa alcuni passi verso la porta di Mencattini e di sinistro la piazza all’angolino basso sul secondo palo. La sfera invece di depositarsi in rete in maniera beffarda picchia sul palo interno e ritorna precisa tra le mani del portiere ospite che incredulo non se l’aspettava per cui sorpreso se la fa sfuggire e prima che entri in porta ha comunque la prontezza di riflessi per riprenderla e bloccarla. La sua espressione di stupore una volta che ha avuto la palla stretta al petto l’ha detta lunga sul pericolo scampato.
Un sinistro di Roman da fuori area senza eccessive pretese anticipa il meritato the caldo.
Lo Stia rientra in cambio senza il nervoso Raggioli sostituito dall’ottimo Lodovini.
Dopo un rasoterra partito dal destro di Cortonesi che si perde ad un metro dalla porta avversaria, è lo Stia che che gioca con più convinzione in questa ripresa e per la prima mezz’ora della ripresa sono proprio i giocatori in maglia viola a produrre il massimo sforzo con un forcing ossessivo alla ricerca del vantaggio. Lo spostamento di Moretti in fascia sinistra ha creato non pochi problemi e alla fine il suo duello col dirimpettaio Zazzeri, che non ha assolutamente demeritato, è stato uno dei duelli più appassionanti dell’intero incontro.
Al 14° proprio il n° 10 viola si procura una delle numerose punizioni in sequenza proprio sulla zona mancina. La batte lui stesso e sullo spiovente è Ghergut che di testa gira all’angolino ma Campagnano anche questa volta dimostra tutte le sue doti smanacciando in tuffo il pallone in calcio d’angolo.
Lo stesso Ghergut al 20° ha un’altra buonissima occasione presentandosi solo davanti a Campagnano dopo una veloce ripartenza improvvisa in zona destra ma spreca malamente mettendo fuori col piede mancino una situazione che poteva benissimo essere sfruttata in maniera migliore.
Dopo i cambi operati cambia l’assetto del Pergine sulle due fasce con i nuovi entrati Bartoli e Staiano che vanno a prendersi rispettivamente la zona destra e mancina. Anche dall’altra parte molto fruttiferi i sostituti Lodovini e Benucci nella zona nevralgica del campo e la sensazione che si è avuta è che tutte e due le squadre potendo avere in panchina elementi che oltre a valere i titolari possono offrire molteplici soluzioni ai loro allenatori, ciò potrebbe essere un valore aggiunto di non poco conto nella corsa alle ambizioni dei due team.
Al 26° un ulteriore conferma alla non eccelsa prestazione di Ghergut che dal disco del rigore tira direttamente in bocca a Campagnano. 60 secondi e si esaurisce la spinta propulsiva dello Stia con un tiro di Tizzano che dal limite dell’area lascia partire un tiro di collo pieno che passa a fil di traversa toccato però da un difensore nel contrasto.
L’ultimo quarto d’ora è di marca biancoverde ed esce di nuovo la formazione di mister Grassi, che fino a quel momento aveva un po’ sofferto l’inizio di secondo tempo.
Al 34° ancora bello schema da corner. Roman arriva da dietro a ricevere lo scarico e ci prova da fuori area ma il tiro si perde alto.
Al 36° ancora un giallo meritatissimo questa volta per Tizzano che entra in maniera maldestra su Bartoli.
Al 39° bella discesa dello stesso effervescente Bartoli in fascia destra, supera Mengoni in dribbling e mette sul secondo palo dove sbuca il neo entrato Gimmelli, a conferma del preambolo sulla validità dell’intera rosa di cui sopra, che di testa non ha però la luce necessaria per ottimizzare la situazione e così para Mencattini.
Al 41° gridano ancora al gol i perginesi con la super occasionissima capitata sui piedi di Gori che riceve un rasoterra dalla sinistra e a 5 metri dalla porta spara un bolide a botta sicura che ancora il monumentale Mencattini elude con una parata davvero strepitosa ricacciando così in gola l’esultanza dei locali.
E’ l’ultimo sussulto di una partita che a differenza di quello che potrebbe lasciar pensare uno 0-0 è stata invece sempre sulla corda e ben giocata da due ottime squadre.
Valdarnesi in piena corsa play-off che vedono lì davanti ad un solo punto di distanza, casentinesi appena un gradino più indietro ma entrambi con la convinzione, la voglia e i mezzi per potercela fare.
L’arbitraggio non è stato facile, ci sono stati alcuni episodi molto dubbi come quello in area di rigore dello Stia del 17° minuto che qualche punto interrogativo lo ha lasciato, la partita è stata condotta a ritmi frenetici ma alla fine dobbiamo dire che la condotta del signor Leoni è piaciuta e probabilmente tutte le decisioni prese da una parte e dall’altra sono state le più appropriate.


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